Esercizi spirituali
Gli Esercizi spirituali nelle terre bibliche acquistano una pregnanza particolare. La distanza fisica e il contesto orientale facilitano il distacco dal proprio ordinario. Camminare nello Spirito nella terra dei padri aiuta a immergersi nella pagina biblica: i paesaggi che si contemplano, i sapori che si gustano e tutto quanto i sensi percepiscono di un ambiente che rimanda a usi e costumi dell’ambiente biblico sono esperienza che può solo essere fatta e non descritta.

È sempre possibile fare un percorso di Esercizi singolarmente guidati dal Vescovo Paolo in Turchia, previo accordo con lui.

01>08 luglio 2023

ESERCIZI SPIRITUALI IGNAZIANI

Eremo del Getsemani

In occasione del 500 anniversario dell’arrivo di Íñigo López de Loyola a Gerusalemme

Guida
Renato Colizzi  SJ

Per programma e iscrizioni scrivere entro il 15 giugno a:
sandrin.i@gesuiti.it 

SCARICA volantino modulo iscrizione
E.V.O. (Esercizi nella vita ordinaria) in Turchia

Silvana è salernitana e si definisce una «innamorata del Medio Oriente». Un interesse il suo coltivato grazie agli studi e alle attività di ricerca universitaria, che si trasforma progressivamente in uno stimolo più profondo a entrare in contatto diretto con la realtà di questa parte di mondo così complessa. Il volontariato con Operazione Colomba della Comunità Papa Giovanni XXIII – prima in Palestina, poi in Libano, in un campo di profughi siriani – e l’impegno nella sua città in un progetto di accoglienza di una famiglia di profughi siriani giunti in Italia con i corridoi umanitari, la mettono in relazione con la vita delle famiglie vittime dei conflitti. Queste esperienze di volontariato le insegnano il valore della gratuità, l’importanza del servizio fatto di piccole cose quotidiane, la necessità di coltivare la propria spiritualità per poter procedere nel cammino di un servizio dedicato agli altri. Presso l’episcopio di Iskenderun ha svolto un’esperienza di volontariato e preghiera, articolata in due periodi diversi dell’anno, di un mese ciascuno, offrendo la sua collaborazione per le attività della casa e facendo gli esercizi spirituali nella vita ordinaria. Ci racconta qualcosa del suo primo periodo, tra dicembre 2018 e gennaio 2019.Ho toccato con mano cosa significhi realmente accoglienza, attraverso la quotidianità vissuta fianco a fianco con le persone che hanno sete di speranza e di futuro. Le sofferenze di chi ha perso tutto a causa della guerra, diventano misura di quale guadagno sia tornare alla normalità della vita. Cose per noi scontate si illuminano di senso, che solo chi ha fatto esperienza di ogni perdita può restituirti. Sono i piccoli gesti di ogni giorno, l’essere accanto alle persone, passo dopo passo, a fare l’accoglienza, a creare relazioni vive. Ma ho imparato anche quanto sia importante affiancare il tempo delle attività pratiche di un servizio con un tempo di preghiera e di nutrimento spirituale, per fare spazio, nel proprio cuore, alla vita degli altri, al loro dolore e alle loro speranze.Andare in Turchia, era un sogno che avevo da tempo, ma quando ho letto sul sito AMO della possibilità di articolare un periodo di volontariato con gli esercizi spirituali, ho sentito subito che l’episcopio di Iskenderun era il luogo in cui desideravo recarmi.Prestare servizio nella dimensione della quotidianità – cercando di coinvolgermi e contribuire, nel mio piccolo, ai numerosi bisogni di un luogo che è di preghiera ma anche fervente di attività, incontri, scambi – e al contempo nutrire questo spirito di servizio con momenti di preghiera, ascolto della Parola e silenzio, si è rivelata una opportunità per rimettermi in gioco integralmente.Questa esperienza è stata un tratto del mio cammino fra i più ricchi di intrecci. Nel mese di dicembre, dedicarsi ai preparativi per il Natale sapendo che lo avremmo condiviso insieme a famiglie di rifugiati provenienti da diversi luoghi della Turchia, dava un senso profondo a ogni piccolo lavoro e compito: fare il presepe e l’albero in Cattedrale insieme ad altri volontari; cercare i simboli che, al di là di ogni differenza di lingua, possano parlare a tutti; allestire le sale; preparare le stanze, fornire piccoli servizi alla cucina o lì dove serve… Tutto ti rivela che mentre offri i tuoi gesti di collaborazione per preparare l’accoglienza, prepari te stessa al Natale. Vivere l’Avvento giorno dopo giorno, fra lavoro manuale, tempi di preghiera e lettura del Vangelo è stato come unire traiettorie diverse dentro di me, cercando un ritmo giusto tra il silenzio e la relazione con gli altri. La settimana di Esercizi spirituali che è seguita poi, è come se mi avesse fatto mettere insieme il presente che vivevo alle mie diverse esperienze di vita passate, e ogni cosa andasse al suo posto, lasciandomi un ordine interiore che ancora mi accompagna e non credo perderò mai più.È stato un Natale speciale quello a Iskenderun. Quando sono arrivate le famiglie di rifugiati ospiti dell’episcopio da Iran, Iraq e Afghanistan, è stato subito incontro. Ognuno con la sua storia di dolore e ognuno con la voglia di un sorriso dare e da ricevere. E ti accorgi che a volte più di un sorriso non puoi offrire, e quando il cuore dell’altro lo accoglie scalda il tuo cuore, chissà, forse ancor più del suo.

Per iscriversi

1. verifica la disponibilità dei posti scrivendo a info@amo-fme.org

2. scarica il modulo di iscrizione e invialo compilato a computer, non a penna, allo stesso indirizzo di posta elettronica

3. versa la caparra richiesta e invia copia della contabile bancaria via posta elettronica. Non saranno accettate le iscrizioni che non rispettano questi tre requisiti. In ottemperanza al nuovo Regolamento (UE) 2016/679, dopo aver inviato il modulo d'iscrizione compilato a computer, si richiede di stamparlo, di apporre la propria firma autografa e di consegnarlo all'inizio dell'esperienza alla persona responsabile. 

Documenti necessari

Per Giordania, Israele/Palestina > passaporto con validità residua di almeno sei mesi dal termine del soggiorno all’estero. 

Per la Turchia > carta d’identità con validità residua di almeno sei mesi dal termine del soggiorno all’estero. Non è necessario il passaporto. 

Tessera sanitaria. 

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